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Antigene HLU C e il suo impatto sullo sviluppo dell’embrione

Antigene HLU C e il suo impatto sullo sviluppo dell’embrione

Il  Sistema Immunologico è l’insieme die elementi e processi biologici del nostro organismo che permette di mantenere un certo equilibrio contro le aggressioni esterne, riconosce gli elementi nocivi e reagisce se necessario. Circa il 2-3% delle coppie sono infertili a causa di meccanismi immunitari. Il Sistema Immunologico permette ad un feto, geneticamente differente alla madre, di svilupparsi perfettamente nel suo utero. In questo modo, le interazioni tra l’embrione e il sistema immunologico materno devono funzionare correttamente per garantire lo sviluppo della gestazione e ottenere una gravidanza evolutiva. Ciononostante, durante la gravidanza potrebbe presentarsi un certo rigetto immunologico.

Per garantire una gravidanza positiva, è importante che l’interazione nell’utero tra le cellule natural killer NK uterine della madre e l’antigene HLA-C dell’embrione sia corretta. Le cellule NK uterine sono le responsabili di riconoscere l’embrione mediante i ricettori KIR della sua superficie. Sulla superficie dell’embrione si trovano gli antigeni HLA-C, un allele si eredita dalla madre e uno dal padre.

Esiste una gran varietà di combinazioni KIR-HLA-C tra madre e embrione ed è risaputo che alcune combinazioni KIR-HLA-C comportano problemi durante la gravidanza. I meccanismi immunoregolatori della risposta materna permettono al feto di sopravvivere nell’utero nonostante possieda antigeni paterni diversi da quelli materni, ciononostante diversi studi indicano che questi meccanismi immunoregolatori materno/fetale sono i responsabili di alcuni errori di annidamento o aborti ripetitivi. Un fattore poco conosciuto che determina il successo di un ciclo di Fecondazione in vitro (FIV) e la gravidanza evolutiva è l’immunologia riproduttiva.

Cos’è la compatibilità immunologica KIR-HLA-C?

La compatibilità immunologica KIR-HLAC consiste nello studio di varianti genetiche di determinati geni. Il genotipo KIR materno può essere AA, AB o BB; e la classificazione HLA-C può essere HLA-C1 e HLA-C2. Nelle madri omozigote KIR AA, con un feto HLA-C2C2, vi è un maggior rischio della gravidanza.

Come viene effettuato lo studio KIR-HLA-C?

La compatibilità immunologica KIR-HLA-C avviene mediante un’analisi genetica del DNA genomico estratto da un campione di sangue. Si analizza il KIR e HLA-C della madre, e il HLA-C del padre. Se la donazione di gameti è necessaria, il donatore di gameti (ovociti o sperma) sarà genotipizzato HLA-C.

A cosa serve a conoscere la compatibilità immunologica KIR-HLA-C? Casi in cui è consigliata.

La compatibilità immunologica KIR-HLA-C ci permette di sapere se il sistema immunologico della madre potrebbe rifiutare l’embrione e determina se esiste una buona compatibilità tra i recettori KIR materni e il HLA-C dell’embrione. Nelle madri omozigoti KIR AA, con il feto che è HLA-C2C2, ci può essere un aumento del rischio di perdita della gravidanza. Attualmente, c’è molta controversia in letteratura, e non c’è nulla di conclusivo negli studi immunologici di genotipizzazione KIR-HLA-C. Quindi non è chiaro che la genotipizzazione KIR-HLA-C ci permette di trovare la causa del fallimento dell’impianto, degli aborti ripetuti, della pre-eclampsia o delle complicazioni nello sviluppo della gravidanza.

Per quanto concerne la compatibilità con un donatore/donatrice di seme o ovociti, lo studio della compatibilità KIR-HLA-C può essere utile per la selezione del donatore/donatrice

Sono immunologicamente compatibile con il mio partner?

Si conoscono numerosi genotipi KIR, tipi di HLA-C, e diversi studi hanno osservato al compatibilità KIR-HLA-C rispetto ai risultati della gravidanza. La combinazione con peggior prognosi a seconda della compatibilità KIR-HLAC è KIR AA e HLA-C2. Ne risulterebbe un errore di annidamento, aborti ripetitivi, preeclampsia o parto prematuro.

Cosa posso fare se sono incompatibile con il mio partner?

Dall’Instituto Bernabeu, data la controversia bibliografica esistente sulla genotipizzazione KIR-HLA-C, potremmo raccomandare il trasferimento di un solo embrione nel ciclo di FIVET, oltre a prescrivere alla madre un trattamento immunomodulatore, evitando un maggior carico di HLA-C incompatibile alla madre. Nel caso della selezione del donatore, verrebbe selezionato un donatore immunologicamente compatibile, il suo genotipo HLA-C compatibile con il KIR materno, e di conseguenza l’embrione sarebbe anche immunologicamente compatibile. Oggi, i meccanismi immunitari sono una questione controversa e non è del tutto chiaro se la compatibilità immunologica influenza l’esito di una gestazione in evoluzione.

Questa Unità di Immunologia Riproduttiva dell’Instituto Bernabeu permette di offrire una valutazione ed un trattamento preconcettivo, postconcettivo e durante la gravidanza.

Paqui Lozano, biochimica dell’Instituto Bernabeu.

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