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Anticorpi anti-spermatozoi (ASA): vero o falso?

Anticorpi anti-spermatozoi (ASA): vero o falso?

In un periodo in cui siamo abituati alla parola anticorpi e sappiamo a cosa servono, vale a dire per proteggersi dalle infezioni, è possibile che esistano anticorpi in grado di unirsi alle cellule degli spermatozoi e impedire che svolgano la propria funzione?

In realtà sì, gli anticorpi anti-spermatozoi sono capaci di individuare gli spermatozoi come estranei e unirsi a loro impedendo che svolgano la loro funzione biologica, muoversi nell’apparato riproduttivo femminile e unirsi all’ovulo per fecondarlo e in questo modo sviluppano un tipo di infertilità denominata Infertilità Immunologica.

Cosa sono gli anticorpi anti-spermatozoi?

Gli anticorpi anti-spermatozoi sono immunoglobuline. Le immunoglobuline sono proteine presenti nel sangue che servono per individuare e neutralizzare agenti estranei. Nell’essere umano troviamo 5 tipi di immunoglobuline che si classificano in cinque gruppi a seconda della zona in cui si trovano e l’antigene che sono capaci di riconoscere. Si classificano in IgA, IgD, IgE IgG e IgM. Ig fa riferimento alla parola immunoglobulina e le lettere assegnate ricordano l’isotipo. Gli anticorpi anti-spermatozoi appartengono agli isotipi IgA e IgG.

Quali sono le cause dell’apparizione di anticorpi anti-spermatozoi?

Gli spermatozoi presentano una gran capacità antigenica, vale a dire che sono in grado di produrre risposte immunologiche in quanto considerati estranei, ma quali fattori determinano che uno spermatozoo sia considerato estraneo?

Solitamente, gli spermatozoi sono isolati da una barriera emato-testicolare (cellule di Sertoli unite tra loro da legami molto stretti) che protegge la produzione di spermatozoi dalle sostanze che circolano nei capillari sanguigni. La rottura di questa barriera causa che gli spermatozoi vengano considerati agenti estranei e vi si uniscano quindi gli anticorpi.

Esistono fattori di rischio che favoriscono l’apparizione di anticorpi anti-spermatozoi? 

I fattori di rischio che favoriscono l’apparizione di anticorpi anti-spermatozoi sono quelli che favoriscono la rottura della barriera emato-testicolare e quindi indeboliscono le unioni tra le cellule di Sertoli. Ad esempio, infezioni seminali, traumi, torsioni testicolari o chirurgie come la reversibilità della vasectomia.

Una donna può sviluppare anticorpi anti-spermatozoi?

anticorpi anti-spermatozoi Instituto Bernabeu

Sebbene il rapporto tra la rottura della barriera emato-testicolare e la produzione di anticorpi sia stata dimostrata, non solo l’uomo può produrre questi tipi di anticorpi. La donna, anche se con meno frequenza, può produrre anticorpi anti-spermatozoi dopo il coito nel caso di donne con infiammazioni nel tratto genitale o infezioni di tipo ginecologico.

Come è possibile diagnosticare se esistono anticorpi anti-spermatozoi?

La presenza o assenza di anticorpi anti-spermatozoi non è quantificabile in un seminogramma basico. In queste analisi possiamo osservare agglutinazione (formazione di raggruppamenti) di spermatozoi che può considerarsi normale in base al conteggio del campione o al tipo di agglutinazione. Le agglutinazioni che possono suggerire l’esistenza di anticorpi anti-spermatozoi sono quelle che formano grappoli di unione di tipo testa-testa, coda-coda o testa-coda.

Per individuare in modo quantitativo gli anticorpi anti-spermatozoi esistono diverse analisi basate sull’unione di particelle marcate agli anticorpi anti-spermatozoi dell’eiaculazione. Attualmente possiamo trovare il Mar-test, che rileva IgA per unione di palline di lattice e se la percentuale di spermatozoi uniti è superiore al 50%, il test è positivo. Inmunobeads, rileva IgG e IgA, più complesso e specifico che permette di conoscere quale parte dello spermatozoo si unisce agli anticorpi; in questo test si utilizzano particelle di acrilammide e un valore superiore al 20% indica che il test è positivo. ELISA (Enzyme-Linked ImmunoSorbent Assay) o test per immunoassorbimento legato a enzimi, ci permette di rilevare la presenza di spermatozoi in siero.

Per poter rilevare se è la donna a produrre anticorpi anti-spermatozoi si utilizza un test indiretto come l’analisi del muco cervicale dopo il coito.

Qual è il trattamento per favorire la fertilità se si diagnosticano anticorpi anti-spermatozoi?

Esistono diversi trattamenti per migliorare la fertilità dei pazienti con problemi causati da anticorpi anti-spermatozoi.

Se si desidera una gravidanza naturale, il trattamento idoneo è la Terapia immunosoppressiva in cui vengono somministrate all’uomo elevate dosi di cortisone che ridurranno (non elimineranno completamente) la quantità di anticorpi in modo definitivo. Questo trattamento non risulta soddisfacente su tutti i pazienti trattati e può presentare effetti nocivi per la salute.

Se ci sottopone a tecniche di riproduzione assistita, Inseminazione Artificiale o Fecondazione in Vitro, il trattamento idoneo è il Lavaggio del liquido seminale durante la preparazione del campione in modo da ridurre la quantità di anticorpi anti-spermatozoi e utilizzare il campione capacitato per l’Inseminazione Artificiale o la Fecondazione in Vitro. Attualmente, la Medicina Riproduttiva è in grado di dare una soluzione a numerosi problemi che possono causare infertilità. Nel caso degli anticorpi anti-spermatozoi esistono trattamenti e tecniche di laboratorio che permettono di risolvere il “problema” e continuare sulla strada giusta per aiutare numerose coppie a diventare genitori. L’Instituto Bernabeu offre un’unità specifiche che si dedica al trattamento dell’errore di annidamento embrionale.

Dott.ssa. Dori Rodríguez, biologa del Instituto Bernabeu.

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