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Sedazione o anestesia locale per la FIV (Fecondazione in Vitro)?

Sedazione o anestesia locale per la FIV (Fecondazione in Vitro)?

Uno dei passi fondamentali della fecondazione in vitro (FIV) è la puntura follicolare, conosciuta anche con il nome di puntura ovarica. Si tratta di un intervento chirurgico destinato ad estrarre gli ovuli dall’interno dei follicoli dell’ovaia e in cui la donna si sentirà bene fisicamente e soddisfatta della tecnica applicata perché riduce lo stress emotivo che spesso può creare.

Nell’ambito della riproduzione assistita i progressi degli ultimi anni sono stati evidenti e rappresenteranno sfide storiche della scienza medica.  Tra i principali progressi in medicina riproduttiva ricordiamo la comodità e la sicurezza.  Quando ebbe inizio la tecnica di FIV, per ottenere gli ovociti veniva effettuata una puntura ovarica con anestesia totale per inalazione. Questa tecnica era piuttosto scomoda e presentava un indice di recupero ovocitario basso rispetto alla tecnica attuale.  La paziente doveva pernottare nella clinica.

Negli anni 80 si iniziava l’aspirazione follicolare dalla vagina con anestesia locale (paracervicale), pero spesso si doveva sospendere a causa dell’elevata scomodità delle pazienti e all’elevata percentuale di donne che richiedevano sedazione aggiuntiva.  Inoltre, esisteva il rischio di assorbimento sistemico dell’anestesia locale e la possibilità di raggiungere concentrazioni elevate nel liquido follicolare.

Attualmente la tecnica scelta per la puntura follicolare è la sedazione perché i farmaci usati garantiscono la massima sicurezza clinica, biologica e genetica senza alterare il tasso di fecondazione, la divisione cellulare o il tasso di annidamento e gravidanza e garantiscono la massima soddisfazione sia alla paziente che al ginecologo.

Il digiuno assoluto è un requisito imprescindibile affinché la puntura venga effettuata con normalità e non si verifichino effetti secondari imprevisti.  Non si deve mangiare né bere nulla durante le sei ore precedenti alla puntura.

Si consiglia di recarsi alla clinica accompagnata da qualcuno perché a causa della sedazione la donna potrebbe sentirsi disorientata dopo l’intervento.  Il tempo d’attesa stimato è di circa 2 ore, dopodiché potrà abbandonare il centro.  Si consiglia distare a riposto il giorno della puntura e non fare grandi sforzi.

Ana Pérezinfermiera dell’Instituto Bernabeu.

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