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Doppia maternità ufficiale per coppie lesbiche

Doppia maternità ufficiale per coppie lesbiche

Lo scorso luglio, la Legge 19/2015 inerente alla riforma amministrativa nell’Ambito dell’Amministrazione di Giustizia e Servizio Anagrafe, ha modificato l’articolo 7.3 della Legge 14/2006 sulle tecniche di riproduzione assistita con una redazione più chiara rispetto a quella precedente e dando un passo in avanti nell’uguaglianza tra coppie eterosessuali e coppie di lesbiche..

La nuova redazione stabilisce che “Quando la donna è sposata, e non separata legalmente o di fatto, potrà manifestare ai sensi della Legge del Servizio Anagrafe che acconsente che venga determinata a suo favore la filiazione rispetto al figlio nato con il proprio coniuge”.

Questa disposizione permette di iscrivere presso il Servizio Anagrafe la doppia maternità dei figli nati mediante tecniche di riproduzione assistita di coppie di lesbiche, indipendentemente dalla tecnica utilizzata – inseminazione artificiale, fecondazione in vitro, donazione di ovociti o ricezione di ovociti della partner (ROPA), con la condizione che il liquido seminale sia di un donante anonimo.

Da quando nel 2005 il Codice Civile ha inserito la possibilità di celebrare il matrimonio tra persone dello stesso sesso, sono stati fatti numerosi progressi per ottenere la parità tra coppie di lesbiche e coppie eterosessuali.  Difatti, l’articolo 6.3 della Legge 14/2006 richiede il consenso di entrambi i coniugi , indipendentemente da quale delle due donne si sia sottoposta alla tecnica di riproduzione, in modo tale che sarà possibile iscrivere legalmente la doppia maternità.

Ciononostante, vi è ancora molto da fare per ottenere una parità totale tra coppie eterosessuali e lesbiche nell’ambito della riproduzione assistita, perché sebbene il matrimonio abbia la stessa validità, il caso è ben diverso per le coppie di donne non sposate che non hanno sostengo legale perché carenti di una normativa legale specifica e quindi con l’unica possibilità di andare in tribunale e richiedere la parità giuridica con le coppie eterosessuali o che la coppia della madre biologica inizi un lungo processo di adozione.

 Speriamo che la legislazione continui a progredire in questo ambito.

La legge italiana non consente l’applicazione di tecniche di riproduzione assistita a donne single o coppie lesbiche. I trattamenti potranno essere eseguiti solo nelle nostre sedi spagnole.

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