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Attualità

Studio clinico sul rischio di embrioni con cromosomi anomali in donne molto giovani

31-05-2016

Studio clinico sul rischio di embrioni con cromosomi anomali in donne molto giovani

Solitamente si pensa che solo l’età avanza della madre si ripercuote sulla genetica dell’embrione, ma abbiamo scoperto che questo problema è frequente anche in donne di 22 anni e si normalizza dopo i 23.

La dotazione cromosomica degli embrioni dipende da molteplici componenti sia di origine materna che paterna.  Tra tutte le varianti studiate, l’età materna è il fattore determinante nelle alterazioni cromosomiche a livello embrionale. Man mano che aumenta l’età materna incrementano le probabilità che gli embrioni abbiamo un numero di cromosomi anomalo (aneuploidia) e di conseguenza le donne in età avanzata hanno un elevato rischio di gravidanze con alterazioni cromosomiche.

Questo lavoro di ricerca è stato accettato come presentazione orale nel congresso della ESHRE 2016 che si terrà a Helsinki dal 3 al 6 luglio.

Il progetto si è centrato su un gruppo di donne non molto studiato, di giovane età (18-22 anni). In particolare, abbiamo osservato un aumento delle aneuploidie in embrioni provenienti da donne in questa fascia di età, con un picco massimo ai 22 anni.

Ai 23 anni la situazione di normalizza e inizia a crescere in modo progressivo l’incidenza di aneuploidie embrionali raggiungendo livelli superiori al 60% in donne con età superiore ai 38 anni. Per questo motivo, alle donne in età avanzata si consiglia di sottoporsi ad uno Screening Cromosomico Completo (CCS) con l’obiettivo di aumentare il tasso di successo in trattamenti FIV, visto che questa tecnica permette di selezionare gli embrioni cromosomicamente normali e con elevata capacità di annidamento.

VERY YOUNG WOMEN ARE AT RISK OF HAVING A HIGH EMBRYO ANEUPLOIDY RATE

B. Lledó, H. Blanca, J. Guerrero, J.A. Órtiz, R. Morales, J. Ll. Aparicio, R.Bernabeu.

Presentazione orale. ESHRE 2016

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