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L’età del padre può incidere sulla genetica dell’embrione? Ricerca IB per ESHRE 2016

23-06-2016

L’età del padre può incidere sulla genetica dell’embrione? Ricerca IB per ESHRE 2016

Si è studiato in dettaglio quando incide l’età della madre sul processo riproduttivo, ma poco rispetto all’età avanzata del padre.  Dal laboratorio di genetica dell’Instituto Bernabeu è stato elaborato questo studio per poter conoscere come incide l’età paterna sulle aneuploidi o alterazioni cromosomiche che si producono nello sperma o nell’embrione.

I risultati ottenuti da questo studio sono determinanti per il progresso della medicina riproduttiva e dimostrano che, sebbene vi sia una tendenza in cui i padri oltre i 50 anni hanno un maggior tasso di aneuploidie spermatiche, non esistono differenze rilevanti tra l’età dell’uomo e le alterazioni genetiche negli spermatozoi. Per quanto concerne le alterazioni cromosomiche che possano prodursi nell’embrione, non sono state registrate differenze legate all’età dell’uomo.

Nel prossimo congresso mondiale che si terrà a Helsinki della Società Europea di Riproduzione ed Embriologia (ESHRE 2016), questo studio verrà esposto sotto forma di poster per confermare che l’età paterna non incide sulle alterazioni spermatiche né embrionali.

 

Malea ge isnotrelatedwithhighrates of spermatozoa and embryosaneuploidy.

A. Fabregat, J.A. Ortiz, B. Lledó, R. Morales, E. García-Hernandez, A. Rodriguez, J. Ll. Aparicio, R. Bernabeu.

POSTER EHSRE, Helsinki

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